Toscana, la crisi colpisce anche servizi alle imprese

Servizi operativi alle imprese e trasporti, magazzinaggio e logistica sono i comparti più colpiti dalla crisi che sta investendo i servizi in Toscana: in entrambi i casi, le imprese che prevedono di cessare l’attività entro la fine del 2013 sono pari all’8% circa.

L’INDAGINE UNIONCAMERE. Le difficoltà del terziario sono tuttavia generalizzate all’insieme dei servizi alla persona e dei servizi alle imprese, a causa principalmente di una crisi della domanda interna che stenta a ripartire. Nel 2013 si registrano diffusi andamenti negativi delle vendite (quasi un terzo dei casi), e una quota di imprese che sta riducendo livelli occupazionali e la spesa per investimenti (rispettivamente, 6,3% e 14,9%) superiore a quella che invece prevede di aumentarli (1,5% e 2,3%). Questa situazione si innesta su un 2012 già difficile (-1,5% gli addetti, -8,4% il fatturato complessivo del settore), che ha determinato una diffusione delle perdite di esercizio (segnalate dal 37% delle imprese) particolarmente elevata nel comparto delle attività immobiliari (il 28% delle quali ha chiuso “in forte perdita”). Questo il quadro che emerge dalla prima indagine congiunturale sui Servizi in Toscana, condotta dall’Ufficio Studi di Unioncamere Toscana con l’obiettivo di avviare un monitoraggio a cadenza annuale dei principali andamenti economici del settore.

TERZIARIO. “L’indagine sul terziario, a completamento di quanto già svolgiamo per gli altri settori economici regionali – spiega il presidente di Unioncamere Toscana, Vasco Galgani – si lega all’importanza che i servizi assumono nel quadro toscano (il settore rappresenta il 36% del valore aggiunto regionale). Tali attività offrono un notevole sostegno non soltanto alla domanda interna, ma anche alla competitività dei settori che si rivolgono ai mercati internazionali. La progressiva terziarizzazione delle economie e le nuove regole concorrenziali sui mercati globali caratterizzano le produzioni manifatturiere più competitive in termini di forte contenuto di servizi a valore aggiunto. E’ dunque fondamentale, soprattutto nei momenti di crisi, porre in essere strategie volte al sostegno e allo sviluppo del tessuto imprenditoriale nei servizi a valore aggiunto, quali ricerca, consulenza per l’export, trasferimento della conoscenza”.

LE IMPRESE. Il settore evidenzia un elevato grado di polverizzazione imprenditoriale (in oltre il 95% dei casi le imprese non superano i 250.000 euro annui di fatturato) e una vasta eterogeneità in termini settoriali. Servizi avanzati di supporto alle imprese (il 36,2% delle imprese) e servizi sociali alle famiglie (il 29,4%) sono i due comparti con la maggiore diffusione sul territorio regionale: da questi deriva oltre il 60% dell’occupazione complessiva dei servizi in Toscana. Meno diffusa la presenza delle imprese dei settori a maggior contenuto di conoscenza, che tuttavia evidenziano la più ampia quota di fatturato estero grazie all’impiego del web (53,7% delle imprese dei servizi dei media; 35,1% per informatica e telecomunicazioni; 35,3% per i servizi avanzati di supporto alle imprese).

(fonte ilReporter.it)