La rivoluzione tecnologica ha cambiato il nostro modo di viaggiare e di concepire le vacanze. Dalla progettazione alla prenotazione, dalla mobilità al ritorno: negli ultimi anni tutto è mutato vertiginosamente.
E i lavoratori? Quali sono gli effetti sulle professionalità tradizionali? Quali le prospettive per circa due milioni di addetti del turismo del Belpaese?
La Filcams Cgil ha ideato un viaggio virtuale nel turismo che si trasforma, tra app, siti, robot e cene consegnate a domicilio; un viaggio che racconta per “case history” la sfida che attende il sindacato del futuro: rappresentare il lavoro che cambia.
La digitalizzazione, con la sua fama di incessante progresso ormai quasi “mitologica”, ma anche con tutto il suo portato di stravolgimento nelle imprese e nelle attività, rischia di sostituire o “banalizzare” il lavoro.
Per il 4.0 con i suoi infiniti derivati, e i margini che la contrattazione può individuare, non esiste una sola risposta: i limiti di azione dell’automazione dovrebbero essere stabiliti all’inizio del processo. Il compito è sicuramente arduo, specie se lo si associa al turismo, che non ha confini rassicuranti.
“Ritorno al futuro” percorre un viaggio nel turismo 4.0, tutto vissuto sull’onda anomala delle nuove tecnologie.
Prende così forma un itinerario a tappe, che si snoda attraverso le case histories più interessanti rispetto all’impatto dell’innovazione tecnologica sul comparto turistico.
Il volume è a cura del Centro Studi Filcams Cgil e SL&A Turismo e Territorio.
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