I consigli di amministrazione dei tre fondi di previdenza complementare del comparto cooperativo (Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop) hanno formalizzato la fusione dei tre enti sciogliendo gli organi gestionali ed eleggendo il consiglio provvisorio del nuovo soggetto, denominato Previdenza Cooperativa.
I numeri dei tre enti
Cooperlavoro è il fondo pensione complementare riservato ai soci lavoratori ed ai dipendenti delle cooperative di lavoro e delle loro società collegate, delle associazioni cooperative Agci, Confcooperative, Legacoop e di Cgil, Cisl, Uil. Associa oltre 72 mila lavoratori occupati in tutti settori produttivi.
Previcooper è il fondo pensione complementare riservato ai lavoratori delle aziende che applicano il contratto nazionale di lavoro della Distribuzione Cooperativa. Nasce dagli accordi contrattuali tra L’Associazione Nazionale delle Cooperative di consumatori (Ancc – Legacoop), l’Associazione Nazionale delle Cooperative fra Dettaglianti (Ancd – Legacoop), la Federazione Nazionale delle Cooperative di Consumo e della Distribuzione (CCI), l’Associazione Italiana Cooperative di Consumo (Agci) e la Filcams – Cgil, la Fisascat-Cisl e la Uiltucs – Uil. Associa oltre 30 mila lavoratori.
Filcoop è il Fondo Pensione a Capitalizzazione per i lavoratori dipendenti addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria, per i dipendenti da Cooperative di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici e lavorazione prodotti alimentari e per i lavoratori dipendenti da cooperative e consorzi agricoli. Associa oltre 9 mila lavoratori.
Nonostante la crisi economica ed occupazionale iniziata nel 2008, negli ultimi 10 anni i tre Fondi previdenziali della cooperazione hanno registrato una sostanziale tenuta degli associati. Previcooper, Cooperlavoro e Filcoop hanno avuto un incremento significativo dei loro patrimoni (oltre il 520% nel periodo 2007-2017), dati molto positivi di andamento gestionale dei diversi comparti (sull’orizzonte 2006-2016 i Comparti Bilanciato di Cooperlavoro e Previcooper, che rappresentano i 2/3 delle risorse patrimoniali complessive dei tre Fondi, attestano un rendimento medio annuo composto che, in termini comparativi, si colloca ai vertici dei rendimenti dei comparti «obbligazionari misti») e costi di gestione contenuti (i comparti Bilanciato di Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop e i comparti Dinamico di Cooperlavoro e Previcooper presentano indici sintetici di costo (ISC) inferiori ai fondi pensione aperti ed ai Piani individuali pensionistici di tipo assicurativo, ma anche inferiori o al più allineati alla media degli ISC degli analoghi comparti dei Fondi Pensione Negoziali.