“Allarme turismo, mancano i lavoratori”. È questo il mantra con cui gli imprenditori del settore stanno salutando l’avvio di una stagione che ai suoi primi appuntamenti importanti ha mostrato una ripresa numerica in linea con i flussi imponenti che hanno preceduto l’emergenza sanitaria.
I turisti ci sono, scarseggiano gli addetti pronti ad accoglierli.
Ma le ragioni dell’indisponibilità di lavoratrici e lavoratori non si trovano certo in una forma improvvisa di indolenza endemica, nell’allergia dei più giovani all’impegno professionale o nella preferenza per un sostentamento statale, anche se modesto, come se l’unico scopo fosse evitare il lavoro.
Turismosottosopra.org
La Filcams Cgil lo ribadisce anche quest’anno nella campagna a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori stagionali del turismo, è necessario ribaltare il punto di vista: non sono i lavoratori a mancare, quella che è difficile trovare nei diversi comparti della filiera turistica è un’offerta lavorativa regolare, disciplinata dai contratti nazionali siglati dalle Organizzazioni sindacali più rappresentative, con la retribuzione che questi prevedono, turnazioni nella norma, straordinari pagati, riconoscimento dei dovuti riposi, ferie e malattia.
Gli ultimi dati diffusi dall’INL, da un’indagine a campione sul territorio nazionale, parlano chiaro: delle aziende controllate nel turismo e nei pubblici esercizi una media del 76% è risultata irregolare, con punte del 78% a Nord Ovest e del 95% a Sud, e il 26% degli addetti lavora in nero.
Problemi anche per i dipendenti, a tempo pieno e indeterminato, che secondo l’Istat hanno un reddito medio tra i più bassi del settore dei servizi, 21.983 euro lordi l’anno: i più sottopagati risultano, secondo l’INPS, i lavoratori intermittenti della ristorazione, con una media di 1.650,46 euro lordi al mese.
Lavoratrici e lavoratori del turismo non dicono no al lavoro, dicono no alla precarietà, alla illegalità e allo sfruttamento, come ricordano le voci dei ragazzi protagonisti del video realizzato dalla Filcams Cgil per la campagna 2023 di Turismo Sottosopra.
Ma dal Governo, invece di una risposta fattiva di contrasto a illegalità e sfruttamento, arrivano provvedimenti, come la promozione e l’estensione dell’uso dei voucher ad ambiti lavorativi dove non erano diffusi, quali ricettività e ristorazione, che vanno a minare ulteriormente la mancanza di stabilità, di diritti e di tutele che è la cifra negativa del lavoro stagionale nel turismo.
Non è possibile avere un turismo di qualità senza investire nella qualità del lavoro.
“Se mi fai un contratto regolare, se lo stipendio è decente, se gli orari sono umani, se il riposo è rispettato e mi paghi gli straordinari – dicono i ragazzi dello spot Filcams – io sono qui”.
La campagna della Filcams Cgil sarà accompagnata dal viaggio dei camper del Turismo SottoSopra, che attraverseranno l’Italia da giugno a luglio e faranno tappa in ciascuna regione, dove si terranno iniziative che coinvolgeranno le istituzioni locali. Al calendario di incontri scandito dalla presenza dei camper parteciperanno anche ragazze e ragazzi della Rete degli Studenti e dell’UDU, l’Unione degli universitari.
Il viaggio proseguirà anche nei mesi di agosto e settembre, con volantinaggi e banchetti nelle principali destinazioni turistiche di tutti i territori.