Lo scorso 19 febbraio la Feltrinelli, nota catena di libri e musica, ha comunicato, nel corso dell’incontro annuale per la presentazione dei dati, di avere un importante calo delle vendite legato alla crisi storica che ancora si abbatte sul mercato, con particolare forza sul settore dei libri, già in parte attaccato dall’ingresso delle nuove tecnologie.
Nello specifico questa difficile situazione avrebbe portato alla chiusura di circa 15 librerie, come dichiarato dallo stesso amministratore delegato, per garantire la messa in sicurezza dell’intera struttura di Librerie Feltrinelli.
Su richiesta dei sindacati e in applicazione dell’ultimo contratto integrativo sottoscritto, la società si è resa disponibile fin da subito a trovare soluzioni alternative al licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori.
È stata quindi avviata un’intensa trattativa tra le parti che ha portato alla sottoscrizione, il 24 aprile scorso, di un contratto di solidarietà che ha avuto come filo conduttore la condivisione del sacrificio richiesto dall’azienda tra tutti i dipendenti, direttori compresi, in modo da ridurre l’impatto negativo al minimo.
Saranno coinvolti 1.378 dipendenti (unici esclusi coloro a cui ancora non si applica il Contratto Integrativo Aziendale) con una riduzione complessiva di 216 mila ore per primi 12 mesi, che porteranno all’azienda un risparmio di 4,3 milioni di euro.
La percentuale di riduzione oraria, che varierà a seconda della tipologia di negozio ( metratura, piani di vendita), orari di apertura, presidi minimi necessari, andrà da un minimo del 2,5%, ad un massimo del 18%.
L’azienda si è assunta con questo accordo importanti impegni, a cominciare dal fatto che dovrà proseguire negli investimenti indispensabili per la sopravvivenza dell’intera realtà, come ad esempio le ristrutturazioni dei negozi più vecchi, lo sviluppo della rete con nuovi format, la ricerca di nuove merceologie che possano contrastare la perdita di vendite che stanno subendo i settori dei libri, della musica, dell’home video.
L’accordo inoltre consegna ampio potere ai confronti territoriali tra le rappresentanze sindacali e l’azienda. Si è infatti valutato indispensabile tenere in considerazione tutte le diverse specificità dei singoli negozi che possono avere esigenze diverse nell’utilizzo del contratto di solidarietà. Sempre a questo livello sarà possibile trovare accordi sull’organizzazione del lavoro che mettano insieme le esigenze della lavoratrici e lavoratori, con quelle aziendali.
Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, esprimo soddisfazione per il risultato raggiunto attraverso un confronto serio e responsabile in cui l’azienda ha accolto le istanze dei sindacati, accettando un percorso di solidarietà tra tutti i lavoratori piuttosto che il licenziamento di pochi.
Fondamentale adesso sarà la fase delle assemblee e dei confronti territoriali, che dovrà concludersi entro il 10 giugno, e che dovrà trovare le migliori soluzioni di utilizzo dell’ammortizzatore sociale, partendo dai principi condivisi nell’accordo nazionale.