Assemblea delle delegate e dei delegati della Distribuzione Moderna organizzata e della Distribuzione Cooperativa

Una platea di un migliaio di delegate e delegati ha assistito e partecipato oggi all’Assemblea settoriale della Distribuzione Moderna Organizzata e della Distribuzione Cooperativa.

Lavoratrici e lavoratori, delegate e delegati sono stati i protagonisti – ha ricordato Marco Beretta, segretario nazionale Filcams Cgil – della straordinaria stagione di rinnovi contrattuali del 2024.

Ma ora “si è aperta una fase nuova, comunque di rivendicazione, per velocizzare i prossimi rinnovi e migliorare costantemente le condizioni di lavoro di lavoratrici e lavoratori”, in sintonia con la grande vertenza aperta dalla categoria – per l’umanità del lavoro e per il contrasto della precarietà, ben presente nei settori che Filcams rappresenta – e con i quesiti referendari proposti dalla Cgil, temi che la riguardano direttamente.

“Dobbiamo impegnarci perché questo referendum riesca, per cambiare leggi sbagliate e ingiuste, un cambiamento del quale beneficerebbe anche la contrattazione”.

Elemento fondamentale è la partecipazione, non solo ad assemblee come quelle tenute in questi giorni, importanti occasioni di scambio e discussione, ma anche ai prossimi rinnovi contrattuali, in delegazioni che possano prendere parte ai momenti topici delle trattative.

Primo punto all’ordine del giorno, ripreso più volte dalle delegate e dai delegati intervenuti, la liberalizzazione degli orari di apertura, sancita da una legge che in tutti questi anni “non ha contribuito alla crescita occupazionale né tantomeno allo sviluppo economico del settore e del Paese e che dobbiamo continuare a contrastare attraverso la nostra campagna, La festa non si vende, ma anche sollecitando le istituzioni a cambiare la normativa”, ha sottolineato Beretta.

Altri temi centrali che hanno attraversato gli interventi dell’assemblea, è stato l’abuso di contratti a termine e in somministrazione, e la piaga del part time involontario.

“Con il rinnovo del Contratto Nazionale abbiamo raggiunto un risultato importante, un incremento delle ore dei part time – ha detto il segretario – ma il percorso non si può esaurire qui, tutti i giorni nei luoghi di lavoro, nel rapporto con le imprese, dobbiamo porre il tema dell’aumento di ore dei part-time involontari”.

L’assemblea ha affrontato poi il tema della politica di terziarizzazione selvaggia che le imprese hanno messo in atto negli ultimi due decenni, cedendo in appalto parti di attività dirette interne.

“Dobbiamo esercitare, noi per primi all’interno della categoria, una contrattazione inclusiva, provando a rappresentare quelle lavoratrici e quei lavoratori che, pur lavorando accanto ai dipendenti diretti, non beneficiano dello stesso trattamento – ha spiegato Beretta – ponendoci l’obiettivo dell’internalizzazione di alcune figure e la regolamentazione degli appalti, con l’applicazione dei contratti previsti per le attività svolte”.

È stato affrontato poi il tema del franchising e delle affiliazioni, “una tipologia di imprese verso le quali dobbiamo sperimentare un nuovo modello di organizzazione e rappresentanza, partendo dalla contrattazione aziendale per arrivare a quella di gruppo”.

Scenari inediti sono quelli aperti in tempi recenti dall’uso delle nuove tecnologie, dalle casse automatiche ai robot che sostituiscono gli addetti alla vendita. “Processi che dobbiamo governare attraverso una politica di formazione, perché la tecnologia non vada a incidere sui livelli occupazionali”.

Dalle nuove tecnologie all’e-commerce, entrato prepotentemente nel settore dopo la pandemia. “È necessario riuscire a governare questo processo e agire affinché sia gestito da personale diretto”.

La tecnologia influisce anche sulla classificazione delle professionalità. “Dobbiamo monitorare e verificare questi cambiamenti e contrattare i livelli di inquadramento, agendo anche attraverso la formazione, rivendicandone la necessità nei confronti delle imprese”.

Ad emergere negli interventi è stato poi il tema della Salute e sicurezza, determinante in un settore in cui è forte lo stress legato al contatto costante con il pubblico, alle pressioni e ai carichi di lavoro.

Beretta ha poi sottolineato l’importanza del rafforzamento dei delegati CAE, al quale la Filcams si sta dedicando per poter intervenire in modo più effettivo nelle relazioni con le imprese multinazionali presenti nel nostro Paese, spesso dietro le decisioni prese a livello locale, come il caso Metro insegna.

Affrontato anche il tema dello smart working, molto sentito nelle sedi aziendali, “uno strumento che non può incidere negativamente sulle professionalità, ma permettere un migliore equilibrio dei tempi di vita e lavoro”, ha concluso il segretario.