Un milione e trecentomila euro di incentivi per le riassunzioni dei lavoratori del terziario. Sono le politiche attive messe in campo dai rappresentanti di Confcommercio e sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UIltucs Uil grazie alla somma stanziata dall’Ebicom di Treviso, l’ente bilaterale territoriale del settore.
Si tratta di un accordo innovativo, che potrebbe permettere l’assunzione di oltre un centinaio di lavoratori. Già oggi l’organismo integra il sussidio (Aspi) al reddito per i licenziati dalle piccole aziende: viene aggiunto il 20% di quanto corrisposto dall’Inps, circa 200 euro mensili. Normalmente quando un lavoratore trova un altro impiego il sussidio cessa: grazie a questo innovativo accordo invece, verrà dato in dote all’impresa che assume, per tutto il periodo rimanente di ammortizzatore, fino ad un massimo di 14 mesi. In questo modo non si è più di fronte a un aiuto fine a se stesso, ma a un incentivo per favorire la ricollocazione dei disoccupati alleggerendo le aziende di parte del costo del lavoratori. Le aziende che offrono un contratto a tempo indeterminato riceveranno il 50% del sussidio Inps, come previsto per legge, più il 20% ulteriore messo a disposizione dall’Ebicom che verserà il bonus anche per i contratti a tempo determinato, altrimenti non incentivati. Affinché questo accordo possa coprire una platea di lavoratori e imprese più vasta possibile, l’agevolazione sarà valida sia per i lavoratori di commercio, turismo o servizi, licenziati o in cassa integrazione, anche se riassunti da imprese di altri settore e, viceversa, per le aziende iscritte all’Ebicom che diano un posto a persone in “Aspi” indipendentemente dal settore di provenienza.