«Dall’11 ottobre sono stati stabilizzati 38 lavoratori precari, grazie ai contributi straordinari all’occupazione versati alle aziende dall’Ente bilaterale del terziario, commercio e servizi della provincia di Venezia». La comunicazione è di Andrea Gaggetta e Danilo De Nardi, presidente e vice presidente dell’ente gestito pariteticamente da Confcommercio e sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.
Con l’obiettivo di incentivare le assunzioni a tempo indeterminato, l’Ente bilaterale veneziano aveva deciso di assegnare 5000 euro per ogni nuova assunzione o stabilizzazione di personale inquadrato con sontratto a termine. Per questo inizialmente erano stati stanziati 150mila euro (lo scorso ottobre), cui se ne sono aggiunti altrettanti, dopo aver riscontrato che le richieste erano di gran lunga superiori alle aspettative. Al momento sono stati assegnati alle imprese 190mila euro, per il passaggio da tempo determinato a tempo indeterminato di 38 lavoratori, poco meno di uno al giorno, tra metà ottobre e novembre.
In un momento così pesante della crisi economica ed occupazionale, l’iniziativa dell’Ente, anche se limitata al suo comparto e al territorio provinciale, sembra indicare una via possibile per affrontare la questione. «Se qualcuno a Roma avesse detto», ha commentato De Nardi, «che il governo deve stanziare almeno di più di quello che ha fatto l’Ente bilaterale di Venezia per promuovere la stabilizzazione dei precari, non avrebbe fatto una brutta figura, anzi».
“La nostra idea di sostegno alle imprese – hanno detto Gaggetta e De Nardi presentando i dati – è di creare uno strumento più strutturato e contemplato da un accordo fra imprenditori e sindacati che permetta di far rientrare al lavoro persone che sono in mobilità. Fra un mese sarà pronto. I lavoratori delle piccole aziende non godono dei benefici degli ammortizzatori sociali, per cui è necessario aiutarli”.