Sostegno alle imprese e ai lavoratori: primi risultati dell’iniziativa sperimentale, avviata in provincia di Venezia, tra l’Ente bilaterale per il Terziario, la Confcommercio provinciale e i sindacati di categoria. Molte anche le richieste dei lavoratori per il sostegno alle spese scolastiche e mediche dei figli.
Più di una domanda al giorno per l’incentivo legato all’assunzione di un dipendente a tempo indeterminato: è questo il risultato dell’iniziativa attivata dall’Ente Bilaterale per il Terziario assieme alla Confcommercio provinciale di Venezia e ai sindacati di categoria CGIL, CISL e UIL.
Presentato il 10 ottobre scorso a Mestre, il progetto – avviato in via sperimentale, unico nel Veneto – punta da un lato a favorire le assunzioni a tempo indeterminato nelle imprese del commercio fisso e ambulante della provincia di Venezia, con incentivi fino a 5mila euro per ogni azienda per un totale di 150mila euro stanziati; dall’altro, con un fondo di 240mila euro, avvia il sostegno alle imprese e ai lavoratori per le spese aziendali e famigliari.
Molte, se si considera che l’iniziativa ha preso il via solo tre settimane fa, le domande giunte nella sede dell’Ente Bilaterale del Terziario di Venezia fra l’11 e il 29 ottobre per ottenere l’incentivo all’assunzione di un lavoratore a tempo indeterminato: le richieste sono 19, praticamente una al giorno.
Il programma sta prendendo piede anche sul fronte dei lavoratori: 34 le richieste di contributo (250 euro) alle spese per l’acquisto dei testi scolastici dei figli; 18 quelle legate al premio di natalità di 600 euro alla nascita di un figlio o in caso di adozione; 12 le domande inoltrate per ottenere il sostegno alle spese mediche dei figli (protesi ortodontiche, occhiali e altro), dove il contributo previsto va dai 200 ai 350 euro; 7 quelle legate al contributo per le tasse universitarie (250 euro); 6 le richieste di sussidio di 700 euro per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa; 5 per il concorso alle spese dell’asilo nido (500 euro annuali) e altrettante per i buoni mensa scolastici (200 euro).
Per quanto riguarda le aziende, sono 30 le richieste di contributo giunte a vario titolo: 19, come detto, riguardano il bonus per l’assunzione a tempo indeterminato di un lavoratore, mentre le altre domande spaziano dai contributi per i piani formativi degli apprendisti a quelli per le visite mediche aziendali, dal sostegno per i corsi di primo soccorso a quello per l’istituzione della Pec (posta elettronica certificata), dal concorso nella spesa per i dispositivi di protezione individuale al contributo per la redazione del Documento di Valutazione Rischi.
“Confidiamo di dare un po’ di aiuto e speranza a imprese e lavoratori – dichiara il presidente dell’Ente Bilaterale, Andrea Gaggetta – Siamo cautamente soddisfatti per l’andamento dell’iniziativa, considerato che è partita da poco e che mancano due mesi alla fine dell’anno. Le parti sociali, nella consapevolezza della gravità del momento, intendono utilizzare tutti gli strumenti possibili per rilanciare l’occupazione e l’uscita dal precariato”.
“Considerato che l’assunzione, specie di questi tempi, è un passo impegnativo per le piccole e medie imprese del commercio – spiega il vicepresidente dell’Ente Bilaterale per il Terziario Danilo De Nardi – Possiamo dirci piuttosto soddisfatti per il numero di adesioni, mentre il dato riguardante le richieste di contributi da parte dei lavoratori confermano le difficoltà delle famiglie nel sostenere le spese obbligate per l’istruzione e la salute dei figli”.
“L’apertura verso le imprese è un segnale di lungimiranza – dichiara il presidente di Confcommercio Venezia Massimo Zanon – La nostra missione non è quella di fare cassa, ma di porci a disposizione dei lavoratori attraverso il sostegno alle aziende che stanno vivendo un momento di grave difficoltà”.
(fonte: Ufficio Stampa Confcommercio Venezia)