Siglata intesa tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Confprofessioni.
Degli oltre 16.000 studi professionali iscritti agli Enti Bilaterali di settore, solo 500 superano i 15 dipendenti. Va da sè che la legge 92 (Fornero) non risponde alle necessità di copertura con gli ammortizzatori sociali per il 97% dei dipendenti di questo importante bacino professionale che, come gli altri, sente il peso della crisi.
Queste le ragioni fondamentali che hanno permesso di giungere all’intesa tra le parti dando, come bilateralità, delle prestazioni integrative agli ammortizzatori nei casi di sospensione, di Cig e di contratto di solidarietà.
Tutto ciò per mantenere nel settore quelle professionalità che senza tali strumenti andrebbero disperse.
Inoltre si è voluto dare un ruolo alle parti sociali territoriali, attivando le convenzioni con l’Inps e programmando la necessaria formazione atta alla riqualificazione del personale.
Una necessaria sinergia tra l’ente bilaterale nazionale e le strutture del territorio, un modello virtuoso che coniuga prestazioni bilaterali con il sistema pubblico.
Un sollecito al Governo e al parlamento a rivedere la legge 92 che, intervenendo soltanto sopra i 15 dipendenti esclude dalle tutele la maggior parte di lavoratori.