Si è costituito a Varese il Gruppo Terziario donna di Confcommercio. Il presidente Cristina Riganti: “Per Expo2015 noi vogliamo esserci e stiamo lavorando a un progetto”.
All’interno dello statuto di Confcommercio c’è un articolo, il numero 16, che riconosce e valorizza l’imprenditoria femminile. Ma poichè la sua enunciazione di per se stessa non garantisce l’effettività del suo contenuto, alcune imprenditrici della provincia di Varese hanno deciso di dare vita al gruppo provinciale Terziario Donna.
Il battesimo ufficiale si è tenuto nella sede di Uniascom alla presenza del consiglio provinciale del gruppo e del segretario generale Sergio Bellani che ha evidenziato due aspetti: il primo è che il governo della finanza mondiale è in mano alle donne, il secondo è che l’imprenditoria femminile nel terziario ha un’importanza fondamentale. “Non è un caso – ha sottolineato Bellani- che il 38% dei franchisor affida i negozi a imprenditrici donna”.
Siamo ben lontani da “un ghetto di genere” perché nel commercio varesino la presenza femminile è già una realtà confermata dai dati: 3.705 imprese in rosa e su 98.209 donne che lavorano il 18% fa l’imprenditrice. Semmai ciò che colpisce è la determinazione di queste donne, tutte di grande esperienza e con già in mente un piano di intervento rivolto sia verso all’esterno che al loro interno. «Per Expo2015 – dice la presidente del neonato gruppo “rosa” Cristina Riganti – noi vogliamo esserci e stiamo lavorando a un progetto da realizzare anche attraverso la costituzione di reti d’impresa. Inoltre intendiamo svolgere una costante attività di informazione, assistenza e formazione alle imprenditrici e a quelle che vogliono diventarlo».
«Le donne chiedono strada in Ascom» ha detto Bellani, specificando che non c’era alcuna retorica nell’affermazione, ma piuttosto il giusto riconoscimento del lavoro fatto fino adesso dalle colleghe in associazione. «Su cinque Ascom non c’è una presidente e nemmeno una vicepresidente donna. Solo in Ascom Varese ci sono due consigliere» ha replicato sorridendo Antonia Zambelli presidente di Fipe Confcommercio Varese. Forse i tempi sono maturi.
(fonte: VareseNews)