Nella notte un incendio ha distrutto la Città della Scienza di Napoli il “polo tecnologico” aperto a Napoli negli anni ’90 dalla Fondazione Idis che comprende incubatori per imprese e un centro di divulgazione scientifica sul modello de La Villette a Parigi, con una media di 350 mila visitatori l’anno.
Nessuna persona è rimasta coinvolta, ma nel giro di poco tempo le fiamme hanno devastato i 4 padiglioni della struttura. Danni ingenti e preoccupazione per i 160 dipendenti e i tanti lavoratori dell’indotto creato dal museo.
“Una notizia devastante,” afferma Franco Martini segretario generale della Filcams Cgil “in pochi istanti è stato distrutto un luogo simbolo della città, ex quartiere industriale ristrutturato, centro scientifico per bambini e adolescenti, ma anche centro congressi e di alta formazione. Risorsa importante per il quartiere e per Napoli”.
“Per noi è un lutto” afferma Maria Vitolo della Filcams Cgil, in passato in forze presso il polo museale “ora dobbiamo capire come poter ricominciare”.
Al di là delle cause dell’incendio al vaglio delle istituzioni competenti, ora il pensiero va a tutti i dipendenti della Città della Scienza: “le conseguenze sono pesanti per l’economia e per l’occupazione in un territorio già in difficoltà” prosegue Martini “Ci stiamo attivando per attivare tutti gli strumenti necessari per la tutela dei lavoratori e capire come poter ridare un futuro alle tante famiglie colpite.”