Da quando il Governo Monti ha approvato il decreto Salva Italia, la Filcams Cgil non ha mai rinunciato a rivendicare la necessità di regolamentare le aperture nelle domeniche e nei festivi, chiedendo dignità per le migliaia di lavoratrici ed i lavoratori impiegati nel settore del commercio.
La nostra posizione è nota da tempo: riteniamo indispensabile un cambio normativa che regolamenti finalmente il settore e che non deleghi alle sole imprese la decisione di aprire o meno in maniera del tutto arbitraria. Al contrario, siamo convinti che questa decisione debba essere il frutto di un processo di concertazione tra sindacati, enti locali e imprese e che dunque tenga conto delle esigenze e dei diritti di tutti.
La liberalizzazione delle aperture, del resto, non ha giovato né ai consumatori né alle imprese, spostando semplicemente le vendite dall’infrasettimanale alla domenica e ai festivi. Pesante è stato l’impatto sulle lavoratrici ed i lavoratori – specie dei più fragili – che hanno subito una profonda revisione dell’organizzazione del lavoro. Solo in poche grandi imprese nazionali è stato possibile affrontare attraverso la contrattazione aziendale.
La Filcams Cgil conferma quindi la propria contrarietà alle aperture nei giorni festivi ribadendo lo slogan “La festa non si vende”. Invitiamo la politica ad evitare speculazioni e ad agire mettendosi all’ascolto dei soggetti coinvolti, a partire dalle lavoratrici e dai lavoratori stanchi di rimanere inascoltati dopo anni di proclami.