Aumento salariale di 240 euro al quarto livello e una tantum di 350 euro. Nuove tutele sulla genitorialità, politiche di genere e congedi per le donne vittime di violenza
C’è intesa sul nuovo contratto nazionale della Distribuzione Cooperativa atteso da più di 4 anni dagli oltre 60mila lavoratrici e lavoratori dipendenti delle cooperative di consumatori. Al termine di una lunga trattativa non stop i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni cooperative Ancc-Coop, Confcooperative consumo e utenza, Agci Agrital Settore Consumo hanno siglato l’ipotesi di accordo di rinnovo contrattuale, con vigenza fino al 31 marzo 2027.
Il confronto tra le parti è stato riavviato negli ultimi mesi dopo la grande mobilitazione del 22 dicembre scorso. Grazie all’impegno congiunto dei sindacati, dei lavoratori e delle lavoratrici, si è aperta una finestra di opportunità al tavolo delle trattative, che era rimasto in stallo per troppo tempo dopo la firma dell’Accordo Ponte siglato nel dicembre 2022. Questo impegno ha portato al raggiungimento di un accordo che migliora le condizioni lavorative e i trattamenti retributivi.
Sulla parte economica l’intesa prevede un aumento contrattuale a regime di 240 euro al quarto livello, da riparametrare per gli altri, con l’erogazione di una massa salariale complessiva di 7.190 euro nell’arco della vigenza contrattuale. La prima tranche di 70 euro sarà erogata a far data dal mese di aprile 2024 e segue i 30 euro già erogati a titolo di acconto. Sempre ad aprile verrà erogata la prima tranche di 200 euro dell’ulteriore quota riconosciuta a titolo di Una Tantum, a regime nel 2025, per complessivi 350 euro. Incrementata anche l’indennità annua della clausola elastica del part-time, che passa da 120,00 euro annui a 155,00.
Sulla parte normativa l’intesa contempla nuove tutele sul sostegno alla genitorialità, sulle politiche di genere e sul contrasto alla violenza di genere. Nel dettaglio l’ipotesi di accordo prevede nuove norme per facilitare alle neo mamme la scelta di trascorrere con il bambino il primo anno di vita, l’aumento dei permessi per paternità rispetto le norme di legge, oltre ad un incentivo economico riconosciuto ai padri lavoratori nel caso fruisca del congedo facoltativo in alternativa alla mamma. E ancora facilitazioni per ricongiungimenti familiari e per la fecondazione assistita e congedi ad hoc e facilitazioni per le donne vittime di violenza.
Sul diritto alla salute ai malati oncologici sarà riconosciuto, al termine del periodo di comporto, un ulteriore mese di congedo retribuito. Inoltre, ai fini del consolidamento e del miglioramento delle prestazioni sanitarie integrative aumenta di 36 euro all’anno per lavoratore il contributo del sistema cooperativistico destinato dal Fondo di assistenza sanitaria integrativa di settore.
Viene inoltre introdotta una regolamentazione del franchising che impegna le cooperative a vincolare i franchisee ad applicare i Ccnl sottoscritti da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e a vigilare sul rispetto delle norme di legge. È stata inoltre migliorata la normativa dedicata alle piccole cooperative portando a 20 ore il part time minimo e aggiungendo 12 ore di permesso retribuito.
Il testo ora sarà sottoposto al vaglio delle lavoratrici e dei lavoratori.