Mentre si stanno facendo strada, a livello territoriale, nuove norme che mirano a isolare il mondo del gioco legale, mettendo a repentaglio migliaia di posti di lavoro, sul fronte delle gaming hall si registra invece un buon risultato nella contrattazione integrativa.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno infatti siglato con il gruppo HBG Gaming tre ipotesi di accordo che andranno a migliorare le condizioni di lavoro dei 500 dipendenti che conta in tutta Italia, sia dal punto di vista economico che delle tutele: piani welfare dedicati, con particolare attenzione al tema della genitorialità, maggiori garanzie per i lavoratori fragili, riconoscimento del premio di risultato e monetizzazione dei rol maturati al 31 dicembre 2021.
L’obiettivo è migliorare le condizioni di vita di lavoratrici e lavoratori, permettendo loro una più armoniosa conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
Tra le novità previste una quota una tantum di 200 euro per i futuri genitori e una aspettativa di 30 giorni che va a sommarsi al congedo parentale stabilito per legge, e la possibilità di un congedo straordinario che potrà essere richiesto in caso di affido o adozione internazionale, entrambi retribuiti con un’indennità pari al 40% della retribuzione.
Per quanto riguarda il premio di risultato è stata concordata l’elargizione, al raggiungimento degli obiettivi di vendita e presidio della sala, di buoni benzina/spesa mensili di 50 euro da luglio a dicembre. Verrà poi istituita una banca ore solidali, per andare incontro alle necessità di assistenza familiare, e saranno riconosciuti periodi di aspettativa o congedo in caso di malattie gravi e di infortuni, con la garanzia della conservazione del posto di lavoro.
A completamento degli accordi figurano anche investimenti in innovazione tecnologica e digitale e l’avvio di percorsi di formazione.
“L’insieme degli accordi rappresenta un passo in avanti nella strutturazione delle relazioni sindacali, della contrattazione integrativa – commentano Luca De Zolt e Stefano Chiaraluce, Filcams Cgil nazionale – e concretizza gli impegni alla base dell’accordo del 2016 rallentati a causa della crisi pandemica”.