E’ attualmente in lavorazione la seconda edizione aggiornata e ampliata del volume!
«In questi ultimi anni il nostro sindacato del terziario ha compiuto passi importanti nella ricostruzione della propria storia, colmando, almeno in parte, un ritardo che è stato anche di tutta la Confederazione. Non si può comprendere l’assenza che abbiamo registrato nella ricerca storica sul sindacato costruito dalle categorie ora organizzate nella Filcams Cgil, se non si riflette su un limite più generale della cultura del movimento dei lavoratori verso tutte quelle categorie che non appartengono al lavoro manifatturiero o della terra.
C’è all’origine di ciò un errore di lettura sull’evoluzione della società industriale, sulla sua natura, sui meccanismi che l’avrebbero indotta a un progressivo mutamento e un diverso equilibrio fra produzione, da un lato, e vendita di beni e servizi, dall’altro (con conseguenze anche sulla distribuzione degli addetti nei diversi e rispettivi settori). Ma questa constatazione non basta a motivare l’insufficiente attenzione verso il senso della storia del sindacato del commercio e del turismo (nel quale, successivamente, si sono organizzate anche tante altre categorie che, per brevità, chiamiamo del terziario). Per comprenderne bene le ragioni culturali dovremo ripensare in modo meditato la nostra analisi sulla società capitalista, anche con il contributo delle teorie, in particolare sociologiche, che la definiscono “società creatrice del cliente”, cioè dell’acquirente dei beni di consumo, dei beni prodotti dall’industria. Ed è all’interno di questo progetto della società capitalista che i lavoratori del commercio e anche dell’albergo e mensa hanno vissuto la loro esperienza di vita e di “classe”, hanno offerto la loro forza lavoro e il loro sapere. L’impegno a costruire una prima traccia ragionata sulla storia dei lavoratori del commercio e dell’albergo e mensa va a merito dei gruppi dirigenti della Filcams, si tratta del presupposto indispensabile per procedere in un’analisi che riguarda tutto il sindacato e tutte le categorie.
Ora, a quel lavoro, si aggiunge questo emozionante libro sui dirigenti e sugli attivisti della categoria, sorvegliati dalla polizia politica e, spesso, condannati per le idee che sostenevano, per i diritti che chiedevano venissero riconosciuti ai lavoratori di questi settori. Incontrarli per la prima volta, riconoscerli nella loro fisionomia, leggere dei sacrifìci e anche dei gesti di coraggio che hanno saputo esprimere, accentua la consapevolezza dello spessore di questa esperienza sindacale.
Le biografìe, mai come in questo caso, sono il senso della nostra esperienza, un reperto storico che improvvisamente emerge davanti a noi e ci racconta della tenacia con la quale uomini e donne sconosciuti hanno lavorato per rendere migliori le condizioni del lavoro e la società».
Guglielmo Epifani
Nota dell’autore
Il libro che presentiamo si basa sulle carte che la polizia politica ha prodotto e con le quali sono stati costruiti i fascicoli dei “Sovversivi” nel Casellario Politico Centrale, voluto e organizzato dal Ministero degli Interni a partire dagli ultimi anni del 18001, e ora conservate all’Archivio Centrale dello Stato a Roma. Da queste carte abbiamo tratto le principali documentazioni, anche nella ricostruzione delle biografìe dei singoli dirigenti o lavoratori che hanno partecipato alla vita dei due sindacati di categoria, quello dell’Albergo e Mensa e quello dei Commessi e degli Impiegati del Commercio. Per ricostruire nel modo più attendibile le biografìe dei singoli abbiamo incrociato le informazioni di polizia con le notizie che ci provengono dai giornali che i sindacati di categoria dell’epoca hanno pubblicato, conservati alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Solo in pochi casi abbiamo potuto utilizzare altri contributi storici, e ciò perchè la quasi totalità dei protagonisti che documentiamo sono sconosciuti. Nel caso delle tre personalità più note – Angiolo Cabrini, Giovanni Nicola e Maria Rygier- la biografia che abbiamo scritto è prevalentemente incentrata sulle attività che hanno svolto per l’emancipazione e i diritti dei lavoratori dell’Albergo e Mensa o dei Commessi e Impiegati del Commercio, tralasciando la maggior parte delle notizie che hanno interessato il loro lavoro politico in altri campi. Per ogni personalità presa in considerazione, offriamo le note biografiche scritte dalle Prefetture o dagli organi di Polizia, i connotati dei “sovversivi” trovati nei fascicoli del Casellario Politico Centrale e una documentazione iconografica proveniente dagli stessi fascicoli. In alcuni casi abbiamo integrato la documentazione iconografica con riproduzioni dei giornali dei sindacati di categoria conservati alla Biblioteca Nazionale Centrale. Infine, di ogni personalità è stata ricostruita una biografia ragionata e documentata.
1 Il lavoro di sorveglianza e schedatura politica da noi preso in considerazione si ferma al 1943, fino alla caduta del fascismo. Dopo questa data non sono consultabili i fascicoli personali presso l’Archivio Centrale dello Stato.
Martini Luigi
Camerieri, commessi, impiegati… SOVVERSIVI.
Roma, Ce.Mu. Srl – Centro Studi Filcams Cgil/Promoart Srl, 2010.