Una Campania in profonda trasformazione, quella che emerge dal 9° censimento generale dell’industria, dei servizi, e delle istituzioni no profit, elaborato dall’Istat in collaborazione con Uniocamere.
La realtà produttiva regionale risulta contraddistinta da specializzazioni produttive di rilievo nazionale e ripartizionale, e mostra un buon dinamismo imprenditoriale. Tuttavia arretrano alcuni settori, tra cui il manifatturiero, che riesce però a consolidare alcuni poli ad alta tecnologia.
Cresce invece il terziario, in particolare i servizi alle imprese e la sanità privata.
Al 31 dicembre 2011 le imprese attive in Campania sono 337.775, il 13,2% in più rispetto al 2001. Caserta è la provincia campana dove c’è maggiore espansione imprenditoriale, con una crescita di nuove imprese nel periodo preso in esame del 19,6%. Le imprese della regione occupano 600mila lavoratori dipendenti, 340mila indipendenti, 19mila esterni e oltre 35mila temporanei.
A causa della crisi economica tra il 2008 e il 2011 la flessione occupazionale in Campania è stata del 9,8%. Nel periodo intercensuario, tra il 2001 e il 2011, la crescita degli addetti alle unità locali della Campania è dovuta, evidenzia il Rapporto, principalmente all’incremento nei servizi alle imprese (+33,8%) e nel settore della sanità (+19%) che assorbono in gran parte la flessione del settore pubblico.
(fonte: ITALPRESS)